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THE ORDER OF THE IMPROBABLE

 

   

  “L’ordine nell’improbabile” da il titolo alla serie di cinque dipinti su carta realizzati tra Dicembre 2011 e febbraio 2012. I cinque dipinti si intitolano: P_1 “O-C # Particelle”. P_2 “O-C # Livelli”. P_3 “O-C # Struttura”. P_4 “O-C # Distribuzione”. P_5 “O-C # Sospensione”. La sigla “O-C” è abbreviazione per “Ordine-Caos”. L’”Ordine-Caos” e’ stato concetto e studio necessario per lo sviluppo e per la realizzazione di questa serie pittorica. Il rapporto sia con il tempo che con lo spazio è atmosfera dei dipinti, dove l’interazione visiva data dai segni orchestrati nella superficie del quadro vogliono essere struttura della rappresentazione ed elementi per una continua e libera re-invenzione della lettura del quadro. L’onda, in questa serie, è soggetto rappresentato come portatore di idea. Onda che si congela in “momento”, attimo nel suo movimento, del suo divenire e si trasforma in rappresentazione di se stessa, statica. Come le stratificazioni geologiche, in vari livelli. L’onda rocciosa. Bloccare il “caos” dello “splash”. Caos che e’ insito nello schema delle particelle mosse nel moto ondoso. Il disordine non è l’assenza di qualsiasi ordine ma piuttosto lo scontrarsi di ordini privi di mutuo rapporto. Quell’ immagine diviene “rocciosa”, scolpita nel tempo che gli appartiene, portando ordine alla lettura di quel momento specifico. Trovare l’ordine nella rappresentazione. L’Ordine (una distribuzione ordinata) che e’ veicolo di “informazione”. Introdurre ordine nel caos, che e’ a sua volta portatore di “informazione”. Ne viene la rappresentazione simultanea dell’ordine e del caos.  

 

 

STUDIO-PER-ORDER-IMPROBABLE

Studio n° 22 for "The Order of the Improbable"

  Rappresentazione degli opposti e’ parte del soggetto dei cinque dipinti. L’onda e’ un elemento che tende a progredire, crescendo verso un fine. Qui il fine e’ l’”auto referenza” dell’arte, della pittura, la sua capacità di parlare e riferirsi a se stessa utilizzando in prima persona la sua rappresentazione per elevarsi ad altro concetto, idea, significato. Un soggetto che di per se e’ caotico nella struttura, (onda), viene qui rappresentato, tramite la sospensione temporale dell’arte, con una struttura ferma, leggibile, ordinata, data dalla rappresentazione dell’onda in uno e solo un istante, quello del soggetto fermo in un quadro. L’istante della rappresentazione pittorica. Un soggetto che originariamente ha una struttura fortemente improbabile nella lettura, quindi fortemente entropica, diviene il suo opposto, ordinato nella rappresentazione. Tramite la rappresentazione pittorica diviene leggibile, con struttura ferma, studiabile e visibile. Nei cinque dipinti, elementi grafici come le innumerevoli linee tracciate nella superficie ed i segni pittorici,le masse cromatiche sono l’alfabeto del racconto.  

 

 

  Pittura fatta di elementi e strutture. Segni. Pittura di struttura. Come entrare all’interno della linea per cercarne la sua atmosfera. Rappresentazione che si spinge verso “il non essere vista” ma “pensata” tramite la vista. Qui è la poesia reale; il fondersi di una presenza concreta in pensiero astratto. La metafisica della superficie della rappresentazione. Il tempo trascorre senza una sua velocità e una sua misura a metà fra il “tempo-spazio” e il “mondo angelico”, alla soglia di questo mondo e’ il massimo dell’inganno e della seduzione e annuncia il mistero dell’arte, dove l’arte sta all’arte in un dialogo auto referenziale con se stessa. Soggetto fortemente entropico rappresentato con valenza di minore entropia, contrapposizione, rappresentazione degli opposti, astrazione, ordine-caos, teoria dell’informazione, entropia e poesia. L’onda e’ soggetto di partenza per crescere verso un’idea di rappresentazione pittorica che si toglie di dosso il peso del soggetto e vola via verso se stessa, mentale, emotiva, libera. Manifestare agli occhi la struttura costituisce la vera finalità del quadro.  

 (Testo composto da brevi estratti di vari appunti-pensieri durante la serie “L’ordine nell’improbabile” e negli anni)

 

 

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 WORKS

 

I dipinti sono il risultato di un lungo processo tecnico caratterizzato anch’esso da contrapposizioni. Contrasto tra il gesto d’azione che imprime la base del soggetto e la lenta tessitura delle innumerevoli linee tracciate a crearne la struttura. Una tecnica creata appositamente per questa serie di dipinti. Lunghi tempi di esposizione a forti calori omogenei e veloci fiammate per inglobare alla materia gli strati di cera dell’encausto. Forti getti d’aria a distribuire le polveri nella materia liquida che diventa solida, roccia. Linee leggere che si incrociano con graffi e solchi materici. Polveri e liquidi, materia definita, presente, e impalpabili velature nebbiose.

 

 

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100 cm x 80 cm
( 39 1/2 x 31 1/2 inches )

 

 

 

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