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  ROBERTO CALBUCCI   HOME   TEXT   WORKS   ABOUT   BLOG  

 

  

 

  ONTHEPERSPECTIVELOGO  

 

 

 

 

Studio 2011

ON THE PERSPECTIVE da il titolo ad un progetto pittorico sviluppato dal 2011 al 2014 e composto da 56 dipinti, comunicanti ed uniti attraverso un’unica linea espressiva. Nato ponendo le radici nel pensiero di cosa è la pittura nella sua rappresentazione e struttura, nelle sue dinamiche interne, nella forma preesistente e primitiva di pensiero e vibrazione, gesto e materia. In un processo di pittura "originaria", il conseguente sviluppo è stato di mettere in relazione, nella superficie, gli elementi essenziali della rappresentazione pittorica, quali la materia, il segno, la linea, la “forma naturale” ed i "tocchi pittorici", nella loro natura primaria, concependo uno "spazio aperto" senza obblighi descrittivi prospettici, nel dialogo libero tra le parti. Un ciclo pittorico autonomo ed auto-referenziale al "fare pittura", nell’incastro di concetto e gesto, in bilico lungo i confini di un ambiguo mimetismo, in un’avventura di ricerca rappresentativa concentrata su di sé e nei propri elementi espressivi.  
 

 

La natura nel mistero di forma e luce, nell’idea di spazi pittorici di superficie vibrante, lasciando la forma indipendente alle masse di colore… “dove va la prospettiva?”. Costruito nell’autonomia di un linguaggio che non ha bisogno di confrontarsi con altro all’infuori delle sue variabili interne è indipendente da ogni naturalismo stretto ed ha in sé le sue ragioni di esistere. I dipinti si sono articolati nella loro specifica natura di linguaggio, attraverso i propri strumenti espressivi, in uno sforzo autoanalitico teso a ridefinire i loro domini, il senso e la loro stessa essenza.

 

 

 

 

CANVAS

Studio 2013

 

CANVASGLASS

Studio 2014

 

 

 

 

Ho simultaneamente affrontato il progetto con un’intenzione più concettuale, minimalista ed un’altra più espressiva, espressionista, “romantica”; combinandole in un magma creativo, ricercando l’identità del quadro, investigando nella “sotto - materia”, nell’orizzonte e negli orizzonti, tra segno di costruzione e soggetto - segno. Ho voluto spogliare l’immagine dalle sue ambiguità concependo l’atto del dipingere nell’essenzialità, facendo così elevare lo straordinario effetto metafisico racchiuso nella pittura. Attraverso un continuo dialogo di rimozione e aggiunta di materia pittorica, “scrivendo” con alfabeto di impronte incerte e di tocchi pittorici, il “quadro “ si rivela nel suo percorso espressivo.

 

 

 

upsidedownme3

Studio 2014

 

 

 

Percorrendo la strada della ricerca tra i vari strati di cui la superficie è composta e creando un dialogo tra i vari livelli, attraverso di essi, il quadro acquista la sua identità. L’atmosfera con memoria pittorica è fissata nell’impronta lasciata dalla materia rimossa dal dipinto; impronte di un passaggio irripetibile. Sono comparse linee di prospettive multiple e la forma naturale, il segno, l’incastro dei segni e tra i segni, la materia pittorica.

 

I dipinti sono stati realizzati in “atto performativo”, con rapporto “archeologico” di scoperta delle strutture di costruzione della rappresentazione e dei piani prospettici astratti. Arte = Arte, Pittura = Pittura sino all’implosione per un nuovo inizio creativo, nella libera gestione di una pittura che cerca la struttura nella vibrazione della luce e la forma “smarrita” nella costruzione dell’astrazione. Il quadro è il soggetto, espresso attraverso il segno, come traccia dell’impulso generatore in uno spazio cromatico totale cosmico. Con una libera appropriazione di identità rappresentativa i dipinti hanno sviluppato dichiarate impressioni come di “paesaggi” e “mappe”.

 

 

 

 


Studio 2011

 


Studio 2011

 

 

 

 

Paesaggi che non tentano di rispecchiare la natura, producendo piuttosto una struttura che si sovrappone all’esperienza visiva della scena. Paesaggi interiori di luoghi impalpabili, delineati da molte e diverse ed impossibili prospettive(della visione creativa) e rappresentati da molte, diverse e possibili linee per direzioni di più orizzonti simultanei prospettici. Qui la prospettiva è tutta interiorizzata e non è rappresentata esplicitamente.

 

Una prospettiva di ricerca che esplora la visione, nell’approccio percettivo al “reale-mentale”, nell’istante “visivo - emotivo” dove “l’arte è illusione di spaesamento, illusione di libertà e illusione del sacro” ma concreta vibrazione e sensazione plastica. Linee di orizzonti - molti orizzonti. Prospettive mentali. Momenti della rappresentazione con tracce di piani prospettici diversi e linee di orizzonti per dimensioni multiple.

 

 

 

water1bw

 Fuori dallo Studio 2013 

“Mappe” per una geografia di concetto, per orizzontarsi, che cercano nella perdita di orientamento la direzione pittorica, immaginando un significato del luogo-quadro. L’astrazione diventa mappa emotiva, percorrendo spazi colmi di intenzione rappresentativa e dialogando tra ordine interno ed ordine esterno del dipinto, nell’esperienza degli elementi costruttivi primari.

La gestualità come possibilità di trovare continua estensione e movimento nella superficie pittorica, dove la mano si aggira liberamente senza obblighi descrittivi sino ad arrivare delle volte ad un segno e colore che acquistano maggiore compostezza, una propria struttura ordinata che permette di “individuare” e “costruire”.

 

 

 

  I dipinti si esprimono con lineare intenzione cromatica, perché concettuale, nell’idea di colore neutro che non sia così soggetto protagonista della narrazione ma “materia di pensiero” in uno spazio estetico concettuale e di colore - idea senza invadenti vocii cromatici. Un dialogo tra le parti, tra i dipinti e gli elementi interni del quadro, segni, forme, linee e tracce nell’astrazione stessa. Alfabeti di tocchi pittorici per molteplici linguaggi e narrazioni per storie in libera interpretazione. Le linee e le masse cromatiche in relazione tra le forme, combinati in un modo particolare, sollecitano il flusso di un emozione.  

 

 

 

 

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 WORKS ON CANVAS

 

In questa produzione di lavori risulta complesso descrivere i materiali utilizzati per ogni dipinto perché sono materiali differenti adoperati con formule diverse e molti dei dipinti sono stati realizzati nello stesso momento facendo risultare diversi livelli di materiale in ogni lavoro. Nella descrizione sotto ad ogni dipinto, "olio e materiali misti" si riferisce ad una combinazione di olio mischiato con altri materiali come il carbonato di calcio, polvere di grafite, polvere di carbone, polvere di marmo, cera, inchiostro, matite, resina, pomice naturale ed altri materiali. Il supporto è tela di lino ed alcuni dipinti contengono parti di cuciture per unire diversi segmenti. Le dimensioni sono arrotondate al centimetro più vicino o alla frazione di pollice.

 

 

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132 cm x 103 cm
( 51 1/4 x 40 1/2 inches )

 

 

 

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50 cm x 40 cm
( 19 3/4 x 15 3/4 inches )
 
 
 

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  ONTHEPERSPECTIVELOGO  

 

 

 

ON THE PERSPECTIVE  da il titolo ad un progetto pittorico sviluppato dal 2011 al 2014 e composto da 56 dipinti, comunicanti ed uniti attraverso un’unica linea espressiva. Nato ponendo le radici nel pensiero di cosa è la pittura nella sua rappresentazione e struttura, nelle sue dinamiche interne, nella forma preesistente e primitiva di pensiero e vibrazione, gesto e materia. In un processo di pittura "originaria", il conseguente sviluppo è stato di mettere in relazione, nella superficie, gli elementi essenziali della rappresentazione pittorica, quali la materia, il segno, la linea, la “forma naturale” ed i "tocchi pittorici", nella loro natura primaria, concependo uno "spazio aperto" senza obblighi descrittivi prospettici, nel dialogo libero tra le parti. Un ciclo pittorico autonomo ed auto-referenziale del fare pittura, nell’incastro di concetto e gesto, in bilico lungo i confini di un ambiguo mimetismo, in un’avventura di ricerca rappresentativa concentrata su di sé e nei propri elementi espressivi. La natura nel mistero di forma e luce, nell’idea di spazi pittorici di superficie vibrante, lasciando la forma indipendente alle masse di colore… “dove va la prospettiva?”. Costruito nell’autonomia di un linguaggio che non ha bisogno di confrontarsi con altro all’infuori delle sue variabili interne è indipendente da ogni naturalismo stretto ed ha in sé le sue ragioni di esistere. I dipinti si sono articolati nella loro specifica natura di linguaggio, attraverso i propri strumenti espressivi, in uno sforzo autoanalitico teso a ridefinire i loro domini, il senso e la loro stessa essenza. Ho simultaneamente affrontato il progetto con un’intenzione più concettuale, minimalista ed un’altra più espressiva, espressionista, “romantica”; combinandole in un magma creativo, ricercando l’identità del quadro, investigando nella “sotto - materia”, nell’orizzonte e negli orizzonti, tra segno di costruzione e soggetto - segno. Ho voluto spogliare l’immagine dalle sue ambiguità concependo l’atto del dipingere nell’essenzialità, facendo così elevare lo straordinario effetto metafisico racchiuso nella pittura. Attraverso un continuo dialogo di rimozione e aggiunta di materia pittorica, “scrivendo” con alfabeto di impronte incerte e di tocchi pittorici, il “quadro “ si rivela nel suo percorso espressivo. Percorrendo la strada della ricerca tra i vari strati di cui la superficie è composta e creando un dialogo tra i vari livelli, attraverso di essi, il quadro acquista la sua identità. L’atmosfera con memoria pittorica è fissata nell’impronta lasciata dalla materia rimossa dal dipinto; impronte di un passaggio irripetibile. Sono comparse linee di prospettive multiple e la forma naturale, il segno, l’incastro dei segni e tra i segni, la materia pittorica. I dipinti sono stati realizzati in “atto performativo”, con rapporto “archeologico” di scoperta delle strutture di costruzione della rappresentazione e dei piani prospettici astratti. Arte = Arte, Pittura = Pittura sino all’implosione per un nuovo inizio creativo, nella libera gestione di una pittura che cerca la struttura nella vibrazione della luce e la forma “smarrita” nella costruzione dell’astrazione. Il quadro è il soggetto, espresso attraverso il segno, come traccia dell’impulso generatore in uno spazio cromatico totale cosmico. Con una libera appropriazione di identità rappresentativa i dipinti hanno sviluppato dichiarate impressioni come di “paesaggi” e “mappe”. Paesaggi che non tentano di rispecchiare la natura, producendo piuttosto una struttura che si sovrappone all’esperienza visiva della scena. Paesaggi interiori di luoghi impalpabili, delineati da molte e diverse ed impossibili prospettive(della visione creativa) e rappresentati da molte, diverse e possibili linee per direzioni di più orizzonti simultanei prospettici. Qui la prospettiva è tutta interiorizzata e non è rappresentata esplicitamente. Una prospettiva di ricerca che esplora la visione, nell’approccio percettivo al “reale-mentale”, nell’istante “visivo - emotivo” dove “l’arte è illusione di spaesamento, illusione di libertà e illusione del sacro” ma concreta vibrazione e sensazione plastica. Linee di orizzonti - molti orizzonti. Prospettive mentali. Momenti della rappresentazione con tracce di piani prospettici diversi e linee di orizzonti per dimensioni multiple. “Mappe” per una geografia di concetto, per orizzontarsi, che cercano nella perdita di orientamento la direzione pittorica, immaginando un significato del luogo-quadro. L’astrazione diventa mappa emotiva, percorrendo spazi colmi di intenzione rappresentativa e dialogando tra ordine interno ed ordine esterno del dipinto, nell’esperienza degli elementi costruttivi primari. La gestualità come possibilità di trovare continua estensione e movimento nella superficie pittorica, dove la mano si aggira liberamente senza obblighi descrittivi sino ad arrivare delle volte ad un segno e colore che acquistano maggiore compostezza, una propria struttura ordinata che permette di “individuare” e “costruire”. I dipinti si esprimono con lineare intenzione cromatica, perché concettuale, nell’idea di colore neutro che non sia così soggetto protagonista della narrazione ma “materia di pensiero” in uno spazio estetico concettuale e di colore - idea senza invadenti vocii cromatici. Un dialogo tra le parti, tra i dipinti e gli elementi interni del quadro, segni, forme, linee e tracce nell’astrazione stessa. Alfabeti di tocchi pittorici per molteplici linguaggi e narrazioni per storie in libera interpretazione. Le linee e le masse cromatiche in relazione tra le forme, combinati in un modo particolare, sollecitano il flusso di un emozione.

 

 

 

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 WORKS ON CANVAS

 

* In questa produzione di lavori risulta complesso descrivere i materiali utilizzati per ogni dipinto perché sono materiali differenti adoperati con formule diverse e molti dei dipinti sono stati realizzati nello stesso momento facendo risultare diversi livelli di materiale in ogni lavoro. Nella descrizione sotto ad ogni dipinto, "olio e materiali misti" si riferisce ad una combinazione di olio mischiato con altri materiali come il carbonato di calcio, polvere di grafite, polvere di carbone, polvere di marmo, cera, inchiostro, matite, resina, pomice naturale ed altri materiali. Il supporto è tela di lino ed alcuni dipinti contengono parti di cuciture per unire diversi segmenti. Le dimensioni sono arrotondate al centimetro più vicino o alla frazione di pollice.

 

 

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132 cm x 103 cm
( 51 1/4 x 40 1/2 inches )

 

 

 

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